18ª giornata Campionato Eccellenza UISP di Siena
USAP ASD ELE.MAC - ASD FOMENTA F.C. 0-0
Campionato Eccellenza UISP 2017/2018 – 18ª giornata
Castellina Scalo, 17/2/2018.
USAP ASD ELEMAC - ASD FOMENTA F. C. 0-0
USAP asd: Volpi, Castaldo S., Rocchi F.; Pruneti, De Biasio, Pucci.; Rea (58’ Graziano), Fedi, Galliano (51’ Vezzosi),Masseti (73’ Castaldo L.), Puccio.
A disposizione: Meniconi D., Bertola, Sanguigni, Damiani, Rocchi S., Cipriani.
All. Pellegrino.
FOMENTA: Piludu. Furielli, Zanchi (51’Fabiani); Mei (73’ Monti), Donzelli, Gorelli (51’ Barabuffi); Pandiscia (54’ Pagliantini), Manganelli (62’ Mannini), Bellotti (67’ Imperato), Fallaci, Lorenzi.
A disposizione:. Romano M., Valois,Cillerai.
All. Panti.
Arbitro: Sig. Bogi di Colle Val d’Elsa.
Note: Pomeriggio coperto e freddino con incipiente minaccia di pioggerellina, fastidiosa e tediosa, che ogni tanto viene, ma spesso va. Spettatori 33 (quasi) tutti in cerca d’un riparo, anche a scanso d’acquitrinosi equivoci. Ammoniti: De Biasio e Fedi nell’Usap; Bellotti e Manganelli nel Fomenta.
C’è pareggio e pareggio, si diceva commentando il nulla di fatto di questo pomeriggio fra Fomenta ed Usap Asd Elemac, appollaiati in terrazza, ricordando quello beffardo del turno precedente, ma sempre pareggio è, e con la vittoria che vale tre punti, a farne di parecchi, non è che sia tanto salutare per la classifica.
E’ quanto si sta paventando in casa Usap, dopo questo ennesimo pari di campionato, ed un po’ ad alleviare il rammarico della nuova mancata vittoria, basta fino ad un certo punto, constatare che questa divisione di punti sia avvenuta con l’attuale, e per quanto si è visto in campo, meritevole capo classifica.
La partita, in sé, non ha elargito molti o roventi spunti di cronaca od emozioni indimenticabili, pur in un contesto giocato piuttosto bene, sia dal punto di vista tecnico, che da quello del puro confronto tattico con grande attenzione a non prestare il fianco alla pericolosità dell’avversaria e progressiva accentuazione della concentrazione nel non perdere, in alcun modo, i fili di una gara che poteva diventare, per entrambe, un importante crocevia di soddisfazioni o di recriminazioni.
Un pareggio, tutto sommato, giusto, a compendio e corollario di due prestazioni che, nell’espletamento delle rispettive qualità, ha finito per soffocare l’altrui velleità fino ad annullarle completamente.
Nello specifico meglio il Fomenta nel corso del primo tempo, che ha condotto da protagonista, concedendo pochissimo all’avversaria, guatando la preda fino agli sgoccioli della frazione dove ha avuto le migliori occasioni della partita per impossessarsi nel risultato.
Meglio l’Usap nel corso della ripresa, per lunghi tratti, padrona di gioco e ripartenze, mettendo in seria difficoltà, nel lungo termine, l’attenta difesa del Fomenta senza trovare, però, la zampata giusta per farla vacillare. Ed è in questo frangente che si è vista la grandezza e la forza della compagine senese, e capito perché sta, finora , dominando il campionato, poiché, pur fra i pericolosi rivoli che l’Usap riusciva a scardinare nello schieramento ospite, mai ha rinunciato a proporsi nel gioco e nel pressing, ribattendo colpo su colpo ogni qualvolta il trend della partita gliene dava l’occasione, sviluppando organizzate ripartenze per aggredire una difesa Usap ricompattata dopo lo sbandamento della fine del primo tempo.
Un paio di spunti importanti, anche se non clamorosi, per entrambe nel secondo tempo, a conferma, laddove non fosse stato necessario, dell’estrema attenzione che entrambi gli schieramenti hanno posto, tramite i propri reparti difensivi, nel non rischiare di far saltare un banco tracciato, per l’intero trascorso della partita, su un equilibrio costante e refrattario ad ogni piccolo smottamento.
L’Usap ha dovuto sopperire alla minor caratura tecnica del suo centrocampo con la grande abnegazione e l’enorme forza d’animo con il quale capitan Pruneti e compagni hanno contrastato, combattuto e ricercato lo spunto delle proprie punte, entro un contesto nel quale la verve di Fallaci, da una parte e l’organizzazione di Pandiscia dall’altra, erano più propensi a dettare i tempi ed i ritmi di gioco. Nella fase difensiva i locali hanno patito alcuni scompensi nel primo tempo, compattandosi coniugalmente nel corso della ripresa laddove la coppia centrale Pucci/De Biasio si è trasformata in un muro pressoché invalicabile per l’attacco del Fomenta. Percorso inverso per il reparto arretrato ospite che passava dal non lasciare alcuna briciola alla coppia Galliano/Puccio, per arrivare a rischiare, quasi, l’inverosimile nel finale di partita per assecondare il forte desiderio del complesso di squadra di riuscire a vincere questa importante trasferta.
La maggior propensione a svolgere i compiti di manovra del Fomenta venivano appena ammiccati al 25’ con la conclusione al volo fuori di Lorenzi o dalla spiattellata di destro di Bellotti nell’impattare il preciso passaggio in area del folletto Fallaci poco dopo, fino ad avvicinarsi alla concretezza nel circuito finale con l’occasione del 38’ nella quale Lorenzi si vede arpionare la conclusione ravvicinata dalla tempestiva uscita di Volpi accarezzando un pallone in profondità lasciato ingenuamente passare dalla difesa dell’Usap, o dalla conclusione ravvicinata di Fallaci, un minuto dopo, respinta da Volpi di piede, anche se l’angolo di tiro era molto rimpicciolito per l’esternalità dell’azione.
Le proprie cartucce l’Usap le spara nella ripresa al 49’ con la bella azione in profondità sulla sinistra di Galliano e preciso cross in piena area per l’avvento di Puccio che non impatta il tiro al volo preferendo un controllo per meglio aggiustarsi la sfera consentendo, così, a Donzelli di poter intervenire e sventare il pericolo, e, poi al 77’, al termine di una fulminea ripartenza dove Fedi serve Puccio al limite dell’area e questi invita l’arrembante Pruneti ad un tiro dal limite dell’area con tutto lo specchio della porta aperto, che il capitano ciabatta malamente a lato.
Nel mezzo un paio di, belle, occasioni per il Fomenta con Lorenzi che non impatta (tutto solo davanti a Volpi) il traversone di Pandiscia su punizione calciata in area al 63’ e l’uscita a terra millimetrica di Volpi sull’appena entrato Imperato al 69’, lanciato in solitudine verso la porta dell’Usap.
Il triplice fischio finale del ciarliero, ma tecnicamente ponderato, sig. Bogi ratifica l’equilibrato nulla di fatto fra le due compagini.
Mariano Rocchetta