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Campionato Provinciale UISP 2019/202012ª Giornata

 

 

USAP ASD ELEMAC - G. S. ANCAIANO A.S.D. 1-0 (1-0)

 

Campionato Provinciale UISP 2019/202012ª Giornata

 

Barberino Val d’Elsa, 7/12/2019.

 

USAP ASD ELEMAC - G. S. ANCAIANO A.S.D. 1-0 (1-0)

 

USAP ASD: Romano, Bertola, F. Rocchi; Giannini, Caropreso, Pucci; Spedale (77’ Bartarelli) Vezzosi, Puccio (62’ S. Rocchi), Suffia (41’ Boldrini), Angiolini (58’Fedi).

A disposizione: Meniconi, Montuoro, Coppola, Sanguigni, Metaj.

All. Bisignano.

 

ANCAIANO: Pagni, Belardi (78’ Voltolini), Casini (71’ Manganelli); Salvini (64’ Bagnoli), Federici Della Costa (62’ Martinelli), Marinucci (69Sanguinetti); Rustichini (41’ Vita), De Carolis, Di Giorgi, Viti, Ferretta (65’ Benedetti).

A disposizione: Carignani, Bianciardi, DePau.

All. Panti

 

Arbitro: Diaferia di Colle Di Val d’Elsa

 

Rete: 3Spedale.

 

NOTE: Pomeriggio brumoso, con nuvole minacciose, ma sbrezzolate da un venticello che le allontana lentamente. Terreno di gioco, decisamente, allentato (il Barberino lo pesticcia per un allenamento poco prima della partita). Spettatori 17 (come l’anno scorso), ma che fanno un bel tifo per i propri colori nel pieno rispetto dell’altrui idee (ogni riferimento è puramente voluto). Espulsi Boldrini dell’Usap e Pagni dell’Ancaiano per … botta & risposta. Ammoniti: Angiolini, Spedale e S. Rocchi per l’Usap; Belardi, Vita e Voltolini per l’Ancaiano.

 

 

E alla sesta l’Usap Asd Ele.mac espugna il proprio campo di Barberino Val d’Elsa!

 

Dopo tre sconfitte e due pareggi è arrivata, finalmente, la prima vittoria casalinga che diviene il prosieguo ideale del nuovo corso iniziato quattro giornate fa con il timido pareggio contro lo Staggia. Ora, da qui alla fine del girone di andata, l’aspettano tre partite da far tremare i polsi per una squadra che ha appena cominciato a ritrovare sé stessa: prima la trasferta contro la “bestia nera” San Rocco, poi il derby, mai come quest’anno in fibrillazione, infine, a vacanze natalizie concluse, la terribile trasferta a Campiglia. E poterle affrontare con una piccola striscia favorevole alle spalle potrebbe anche significare coltivare insperate speranze di potersela cavare.

 

Tornando al match odierno, dovendo fare a meno del capitano per squalifica e del nuovo “postino” dall’inizio per ragioni lavorative, l’Usap avvicenda i fratelli Rocchi e sostituisce i due assenti con il recuperato Vezzosi ed il rispolverato Puccio.

 

Ed è proprio da quest’ultimo che, difatti, si realizza e si dipana l’azione del vantaggio dell’Usap, dopo appena tre minuti di gioco, che risulterà, poi, quella decisiva della partita.

 

Ricevuta palla sulla tre quarti sinistra, l’attaccante gialloblù (stasera in granata per la contemporanea indossatura della mise giallo-verde da parte dell’Ancaiano) opera uno scatto bruciante contro li suo diretto avversario che lo porta fin dentro l’area – lato sinistro – per un perfetto passaggio nel suo cuore che diviene l’assist perfetto per il guizzo di Spedale che brucia Marinucci sullo scatto e centra l’angolo alto alle spalle di Pagni con un preciso esterno destro.

 

E’ un gol che scompagina letteralmente tutti i piani dell’Ancaiano, disceso a Barberino con le velleità fornitegli dalla classifica, con uno schieramento improntato a prevalere, prima di tutto, a centrocampo per poter assistere, poi, la punta centrale Di Giorgi, capace di alternarsi ad ariete che a centro-boa, a seconda dei suggerimenti e dei movimenti dei propri compagni. Il nodo centrale della tattica dell’Ancaiano è costituito da Federici Della Costa che agisce da cane sciolto sulla bisettrice Capitan Viti / Di Giorgi, facendosi completamente i casi suoi, senza alcun compito specifico in sede di contenimento. Spetta a De Carolis, Rustichini e Ferretta il coordinamento fra i reparti, mentre la quaterna difensiva tende a rompere le righe più dalle parti di Belardi che da quelle di Casini.

 

Ma con il sopraggiungere dello svantaggio, ovviamente, questo modulo tattico comincia ad essere anacronistico per le esigenze di rimonta della squadra. Di suo canto l’Usap si chiude maggiormente attorno al quadrilatero centrale che ha Pucci dietro e Vezzosi davanti che non si spiccicano dal comparto difensivo lasciando l’impetuosità delle puntate in avanti a Suffia a destra, che inizia con buon piglio e giocate di prima che non entrano nelle convinzioni delle punte, a Giannini quale diga centrale, e Angiolini lungo tutta la tre quarti, che agisce con foga e prepotenza fra le linee offensive, anche a costo di andar fuori giri nella misura dei passaggi. In difesa, accanto al Rocchi ritrovato e allo strapotente Bertola, agisce in perfetta sintonia con il creato un Mario Caropreso che sbaglia la prima palla soltanto all’84’.

 

La partita nel primo tempo è nettamente equilibrata. La fa principalmente l’Ancaiano, forte anche, e soprattutto, della superiorità numerica nella zona nevralgica del campo, ma non riesce pressoché mai a scalfire il compatto schieramento dell’Usap che, quando, si riversa in contropiede, lo fa sempre con quattro/cinque uomini, con il rischio di poter sorprendere la difesa dell’Ancaiano scoperta poiché uno dei centrali, piuttosto che un laterale, è salito a dar man forte ai compagni, e si è persa la palla.

 

Tuttavia non se ne contano, poi, tante di palle gol che potrebbero ottenere il patentino di importanti.

 

A metà tempo vi è un gigantesco brivido su un tiraccio da fuori di Spedale che incoccia due difensori nella traiettoria e, prima di arrivare dalle parti di Pagni, slitta sul terreno fangoso in modo tale da ingannare, per poco il portiere ospite che si vede sbattere il pallone contro i piedi, quasi casualmente.

 

Dall’altra parte due traversoni fiondanti provocano un paio di brividi per le uscite difficoltose di Romano, ma Di Giorgi, in primis, non è capace di approfittare dell’eventuale opportunità.

 

Finisce il tempo con un tiro di Spedale da fuori area che sorvola ampiamente la traversa e la pessima notizia in casa Usap dell’infortunio muscolare di Suffia.

 

Fra il primo ed il secondo tempo tremano i muri degli spogliatoi di Barberino, testimoni della scontentezza di Panti dell’Ancaiano.

 

Le conseguenze si avvertono immediatamente dopo l’inizio della ripresa. L’Ancaiano si appropria della sfera nella tre quarti difensiva e, dopo aver saltato con un veloce uno-due il primo pressing avversario ecco servire sulla fascia il nuovo entrato Vita che entra in area evitando l’intervento di Bertola ed appoggia un invitante pallone al rimorchio di capitan Viti per un tiro secco ad uscire che va a sfiorare l’incrocio dei pali opposto.

 

E’ il primo segnale che l’Ancaiano vuole rimettere in sesto una partita che non deve farsi sfuggire.

 

Nelle fila dell’Usap è entrato Boldrini al posto del sofferente Suffia, con il relativo arretramento di Spedale tra le linee, a duettare con Angiolini nel caso di fase offensiva.

 

Ma è l’Ancaiano a fare la partita. Avanza sensibilmente il baricentro fin quasi a schiacciare l’Usap nella sua tre quarti e la difficoltà accusata dai locali la si evidenzia laddove riescono a ripartire in contropiede, lo fanno con enorme fatica e senza quella fluidità nell’accompagnare la manovra che ne aveva caratterizzato il primo tempo, per cui, la difesa ospite ha sempre gioco valido nel bloccare con facilità le iniziative dell’avversaria.

 

Al 57’ il brivido che corre nelle schiene dei locali è provocato dal terzo tempo di testa di Di Giorgi che, sul calcio d’angolo battuto magistralmente da Viti, riesce a spizzare di testa anticipando un po’ tutti mandando la sfera ad attraversare l’intero specchio della porta per uscire di poco sul versante opposto.

 

Bisignano intuisce la piega rischiosa che sta prendendo la gara e sostituisce, uno dopo l’altro, Angiolini e Puccio, rinsaldando la linea centrale con Fedi e S. Rocchi. Dall’altra parte Panti toglie la coppia centrale per immettere forze fresche in attacco ed arretrando Viti a far ripartire l’azione da dietro.

 

Queste mosse favoriscono diversi ammucchiamenti nell’area dell’Usap, in particolare, sulle battute di calci da fermo, spesso punizioni laterali cui vengono costretti i difensori esterni locali dai guizzi delle ali ospiti.

 

Se ogni volta si optasse per un fermo immagine nel momento che il pallone trascende l’area dell’Usap assisteremo, quasi sempre, ad un volgolio di persone da girone infernale. Si arrivano a contare fino a diciotto giocatori tutt ispremuti nel centro dell’area locale con il pallone che, non si sa a volte come, eccolo spuntare fuori inseguito e dall’uno (per la ripartenza) e dall’altro (per ributtarlo nella mischia).

 

Nei vari bailamme l’Ancaiano ha, perlomeno, due ghiotte occasioni per segnare il suo pareggio: prima con Viti che tira una palla invitante da posizione centrale con lo specchio della porta tutto aperto, ma il suo colpo è debole e storto, si sta avviando sul fondo e, per poco, non diventa un clamoroso assist per un compagno che giunge in corsa dalla destra, chiuso dall’uscita di Romano; poi con Bagnoli che anticipa tutti su un passaggio a struscino dalla destra, ma il suo impatto con la palla è ovattato e la consegna fra le braccia del portiere.

 

L’Usap riesce ad allentare la pressione con alcune ripartenze sulle ali del fresco Boldrini che cerca di sfruttare la sua velocità per sorprendere la improvvisata difesa ospite. Ma il terreno di gioco appesantito non lo aiuta e viene sempre contenuto, meno un volta, al 72’ allorchè liberandosi con un rientro serve il rimorchio di S. Rocchi solitario verso l’area per un tiro, tuttavia, faticoso e scentrato.

 

Poco dopo il generoso Boldrini insiste nel pressing sul passaggio arretrato di un difensore al proprio portiere e, nell’intento di arpionare la palla sgraffignandola alla presa del portiere lo colpisce. Fallo subito fischiato dall’arbitro, ma il portiere ha un forte gesto di reazione, da cui ne scaturisce un parapiglia che dura alcuni minuti. Sarebbe una decisione arbitrale da giallo per l’attaccante per il fallo e da rosso per il portiere per la reazione, se il tutto fosse rimasto circoscritto alla nuda e cruda azione. E’ chiaro che qualsiasi arbitro, al termine del parapiglia che si è ingenerato, avrebbe fatto come il Sig. Diaferia: pari e patta, fuori entrambi!

 

Nel corso del lungo recupero l’Ancaiano sfiora il pareggio in modo abbastanza clamoroso, allorchè sul cross dalla destra sulla punizione laterale, il pallone sorvola l’intera area dell’Usap fino a giungere sulla testa di Benedetti dalla parte opposta che schiaccia di testa sul primo palo, miracoloso l’intervento di Romano che la smanaccia contro il palo (anche schiantandovici) e sul tentativo di un attaccante ospite di ribadire in rete si oppone il muro di due o tre difensori che ribattono il tiro in calcio d’angolo.

 

E’ in pratica l’ultima emozione prima del triplice fischio che fa tornare vittoria e sorriso fra le fila dell’Usap, anche se (ma è soltanto un se…) Fabione Rocchi si fosse accorto che il portiere dell’Ancaiano subentrato Voltolini era all’altezza del cerchio di centrocampo, hai visto mai se avrebbe provato il tiro in porta da lontano anziché servire il fratello Stefano in disimpegno? Mah….

 

 

Mariano Rocchetta

 

I Migliori

 

USAP

 

Caropreso Punti 6

F. Rocchi “ 4

Pucci “ 3

Suffia “ 2

Spedale “ 1

 

ANCAIANO

 

Viti Punti 6

Vita “ 4

Casini “ 3

Bagnoli “ 2

Belardi “ 1

 


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