Campionato Eccellenza UISP 2019/2020 - 18ª giornata
USAP ASD ELEMAC - AP TORRENIERI ASD 1-0 (1-0)
Campionato Eccellenza UISP 2019/2020 - 18ª giornata
Barberino Val d’Elsa, 18/1/2020
USAP ASD ELEMAC - AP TORRENIERI ASD 1-0 (1-0)
USAP asd: Romano, Al Azhari, Rocchi F.; Pruneti, Caropreso, Pucci; Coppola (58’ Angiolini), Giannini, Spedale (64’ Boldrini), Suffia (72’ Metaj), Saine.
A disposizione: Rapaj, Montuoro, Doku, Sanguigni.
All. Bisignano.
TORRENIERI: Marconi (73’ Selvi), Cuccu (50’ D’Aniello), Scaringi; Mariotti, Fantoni, Iancu; Masselucci, Casini (75’ Anselmi), Carlone (60’ Bindi), Innocenti (60’ Rubegni), Avdihodzic.
A disposizione: Bolognesi, Franci, Ruocco.
All. Martelli.
Arbitro: Sig. Acri di Siena
Rete: 34’ Spedale su rig.
Note – Pomeriggio ostaggio della pioggia (viene, non viene, ma sì che viene, anzi no, non viene). Terreno di gioco di Barberino che torna nel suo aspetto naturale: con quella bella coltre di fango ed acquitrino che lo rende, per certi versi, quasi commovente.Espulso Massellucci per somma di ammonizioni al 34’. Ammoniti, inoltre: Pruneti, Rocchi, Giannini, Boldrini, Metaj, Rapaj, Angiolini e El Azhari nell’Usap; Anselmi, Marconi, Rubegni e Mariottinel Torrenieri.
Chi di spada ferisce, di spada perisce! Questo è il primo aforisma che viene in mente nell’approccio al commento di questo Usap-Torrenieri. Nel tradotto, con un rigore inutilmente regalato dal portiere il Torrenieri vinse (all’ultimo secondo) la partita di andata; con un rigore inutilmente regalato dal portiere l’Usap vince (a pochi minuti dall’intervallo) la partita di ritorno.
Nel mezzo, prima e dopo si è svolta una lunga partita con i contorni della battaglia, dove la squadra più organizzata, e meglio messa in campo (il Torrenieri) conferma il suo deficit nell’ottimizzare l’affondo offensivo una volta avvicinata l’area, e quella con il maggior desiderio di vincere una partita decisiva (l’Usap) riesce a conquistare e difendere con unghie e denti un successo che può diventare prezioso ai fini della caratterizzazione di una classifica che, adesso, può aprirsi ad ulteriori evoluzioni.
La vittoria dell’Usap contiene, in sé stessa, un frammisto di meritato e paradossale, laddove si conferma quale contraltare di questo volitivo Torrenieri per l’intero primo tempo lamentando, peraltro, di veder sfumare un paio di occasioni importanti nelle solite more di cincischio ed appannamento offensivo, per trasformarsi in un lungo inseguimento alla méta da raggiungere ad ogni costo in una ripresa che, pur giocata perennemente con un uomo in più, l’ha vista raramente superare la propria metà campo preferendo, anzi essendo costretta, bivaccare nella propria, piuttosto che racchiusa nell’area di contenimento a rinviare, anche in affanno, azioni e palloni portatici dal Torrenieri con una perizia industriale, ancorché inefficace e confusionaria.
Di fatto l’espulsione di Massellucci per somma di ammonizioni, all’atto della concessione del rigore, ha finito per favorire (paradossalmente, come si diceva) la fluidità del gioco del Torrenieri, rendondolo più compatto ed a tratti preciso, sia nei disimpegni che nei controlli e nell’approccio all’azione, rispetto alla superiorità numerica dell’Usap di cui non ha mai, in nessun momento, saputo approfittarne.
Prima dell’episodio del 34’ non si sono contate poi molte occasioni da goal nei due opposti fronti, se si esclude il favorevole rimpallo del 17’ che ha consentito a Carlone di tirare in porta sottomisura, ma con direzione centrale e facilmente bloccato da Romano e la clamorosa occasione in contropiede per l’Usap del 25’ nel quale Suffia, Saine e Spedale, contro il solo Fantoni, sono riusciti a non andare al tiro in porta causando, infine, un fallo su Marconi uscito, protetto dal compagno, per agguantare la sfera.
Così, al 34’ l’imprendibile Saine di questo pomeriggio, su cui Massellucci vi ha già spesa un’ammonizione rischiando anche la seconda per fermarlo, sbuca rapido in area dalla destra per fiondarsi verso Marconi che esce scompostamente, a valanga. Saine gli tocca la palla in anticipo togliendola dalla sua disponibilità ed il portiere finisce per impattare sull’attaccante locale stendendolo, per un rigore tanto solare, quanto inutile poiché la sfera era già finita in fallo di fondo.
La conseguenza di questo intervento è doppia: A) rigore calciato da Spedale e segnato alla sinistra del portiere nonostante Marconi ne avesse intuito la direzione; B) espulsione di Massellucci che, già ammonito, ha visto bene di andare a prendersela con Saine a terra provocando la reazione dei compagni dell’attaccante e finendo nel giro disciplinare del cartellino per uno che, a lui, costa l’espulsione.
Il Torrenieri, comunque, approccia la ripresa come se niente fosse successo a livello disciplinare, mantenendo uno schieramento prettamente offensivo che, spesso, si trasforma in un classico 3-3-3.
La funzionalità di questa tattica è sostenuta, soprattutto, dai perfetti sincronismi dei pacchetti difensivo e di mediana nell’operare il pressing a chiusura sul portatore di palla avversario fino a costringerlo ad affrettare e, di conseguenza, sbagliare il passaggio o l’appoggio che potrebbe aprire gli spiragli per il contropiede in superiorità numerica. Da qui il sempre più progressivo arretramento dell’Usap fino all’interno della propria area, laddove alza quella linea difensiva che diventa insormontabile per la fragilità degli affondi del Torrenieri.
In pratica, nonostante l’Usap abbia ormeggiata la sua chiatta ai limiti della propria area, Romano non ha modo di impegnarsi più di tanto a fronteggiare gli attacchi avversari poiché, essi, arrivano già smorzati, spenti, inefficaci.
Nei pochi contropiede sviluppati l’Usap sbaglia, per fretta ed agone, la misura e le linee dei passaggi, vanificando aperture anche facili per gli inserimenti di Saine a sinistra o Suffia a destra, oppure degli stessi Spedale e Boldrini (suo sostituto) quando capita loro di perdersi il pallone per strada, sul pressing azzeccato dei vari Fantoni, Bindi e Scaringi, persino davanti allo specchio della porta difeso da Marconi.
Quando lo stesso Metaj, entrato per Suffia nel finale di partita, perde il controllo di un prezioso assist di Pruneti solitariamente lanciato verso la porta del Torrenieri (dove vi era entrato Selvi) l’Usap intuisce che la soffernza si protrarrà fino all’ultimo minuto del recupero ordinato da un incertissimo Sig. Acri che si è visto, questo pomeriggio, spesso cavalcato dalle vicende, anziché stringerne le briglie in mano con forza e decisione (ed il numero delle punizioni scambiate e/o venalmente concesse, nonché il novero dei cartellini gialli, ne sono una integrante composizione).
Condotto in porto un successo di capitale importanza, diverrà fondamentale per l’Usap esaminare e chiudere con la giusta dovizia questo primo capitolo di una lunga rincorsa e pensare, unicamente, a quello che sarà il prossimo appuntamento in programma (“Un punto per volta!” come ammoniva Lennart Bergelin – morto proprio ieri sera – a Borg durante il mitico 3-2 contro McEnroe).
Mariano Rocchetta
i migliori
USAP- Saine punti 6; Suffia punti 4, El Azhari punti 3, Spedale punti 2, Caropreso punti 1
TORRENIERI – Fantoni punti 6, Scaringi punti 4, Iancu punti 3, Casini punti 2, Bindi punti 1.