USAP - Unione Sportiva Amatoriale Poggibonsi

Campionato Eccellenza UISP 2019/2020– 7ª giornata

 

 

 

 GRACCIANO - USAP ASD ELEMAC  1-0 (0-0)

CAMPIONATO ECCELLENZA 2019/2020 – 7ª GIORNATA

Gracciano, 4/11/2019

F. C. Gracciano - USAP ELEMAC ASD         1-0   (0-0)

Gracciano: Klak, Rugi, Bulli;  Hasani (78’ Pineschi), Bellini (70’ Donatini), Zacchia; Saltarelli (70’ Bartoli A.), Bartali, Urso (Giannini), Meli (76’ Bartoli F.), Matteucci (55’ Pesce).

A disposizione: Serni, Benelli, Rollo.                                                                     

All.: Prostamo.

USAP: Romano, Bertola, Doku; Pruneti, Caropreso, Angiolini (70’ Suffia); Pogosean, Fedi (70’ Boldrini), Puccio (78’ Bartarelli), Saine (76’ Metaj), Rapaj (61’ Spedale).

A disposizione: Lecami, Rocchi S., Pucci., Deye.

All.: Pellegrino.

Arbitro: Sig. Callaioli di Siena.

Rete: 60’ Urso su rigore.

Note – Posticipo notturno serafico cui hanno assistito 49 spettatori in tribuna oltre ad un numero imprecisato di vaschisti (coloro che vanno in su e giù n.d.r.) lungo il corridoio retro-panchine. Sono stati ammoniti: Bellini e Giannini nel Gracciano; Rapaj, Pogosean, Pruneti e Doku nell’Usap.

C’è voluto un rigorello estorto da Urso a Pogosean franando in area con urlo invocativo sull’intervento del difensore gialloblù a contrasto con la palla, che l’arbitro non poteva esimersi dal concedere dato il piazzamento dietro i fatti che gli oscurava la chiara visuale dell’azione, alla metà ripresa in punto, per togliere dalla bocca dell’Usap il sorcio di un risultato positivo per interrompere l’infelice serie di sconfitte consecutive. Lo stesso Urso si incarica di realizzare spiazzando l’encomiabile Romano con finta sulla sua sinistra.

Eppure l’Usap, in questo ennesimo posticipo notturno del suo campionato, non aveva affatto demeritato al cospetto di un Gracciano apparso sì molto vispo, al limite del frenetico, ma inconcludente per l’intera partita se si esclude la bella occasione avuta al 24’ a seguito di leggerezza del semiesordiente (prima volta da titolare) Doku sul settore di sinistra. C’ha pensato Romano a dire di no al tiro ravvicinato di Matteucci all’altezza del primo palo.

Dopo il tiro a voragine di Urso al 27’ che strapiomba pericolosamente poco al di là della traversa di un sorpreso Romano, difatti, la difesa dell’Usap si rattrappisce con volontà non concedendo alcunchè alle iniziative dei locali che, spesso, finiscono per imbutarsi in canali mal frequentati oppure constatano di persona che, a un certo punto, il campo lungo le linee laterali termina al di là della riga bianca.

L’Usap reagisce bene e con orgoglio nella parte finale del primo tempo alle punzecchiature del Gracciano infilzandolo in almeno tre occasioni pericolose, di cui due clamorose.

Al 29’ Puccio agguanta e si lancia in profondità superando Zacchia nell’uno contro uno in velocità e, una volta giunto a tu per tu con l’uscita di Klak, lo supera con un tiro angolato sì, ma di quel tanto che fa finire la palla a sbattere contro la faccia esterna del primo palo e terminare sul fondo.

Al 32’ lo stesso Puccio estrae dal suo caracollare indolente e indocile un controllo al volo su richiesta di triangolazione di Saine autolanciandosi ficcante e profondo lungo l’out sinistro, ma quando arriva per servire il compagno davanti alla porta pecca in precisione favorendo il trafelato recupero di Zacchia.

Al 34’ l’azione più grossa per l’Usap si origina ancora dalla sinistra con tiro rimpallato da un difensore e palla rimessa al volo entro l’area piccola laddove interviene tutto solo Bertola che a distanza zero dalla riga di porta fa stampare la sfera contro la traversa e successivo rinvio di Bartali ad allontanare il pericolo.

Nella prima parte della ripresa si dorme, in pratica, fino allo sviluppo dell’azione che porta al rigore ed al vantaggio del Gracciano, sulla quale l’Usap deve fare il “mea culpa” per le agevolazioni concesse affinché ciò si realizzasse.

Puntura di adrenalitico orgoglio per la squadra ospite che in capo a pochi minuti confeziona un paio di affondi che l’avvicinano al pareggio.

Nel primo l’assist a tagliare il campo è di Saine per la fuga di Puccio che, giunto entro l’area, anziché proseguire con il tentativo di tiro da una (tutto sommato) buona posizione, intravede in mezzo all’area il compagno Spedale (appena entrato al posto di un altalenante Rapaj) cercando di servirlo, ma la difesa locale riesce a sventare la minaccia con un rientro nei ranghi trafelatamente concreto.

Nel secondo al 67’ l’azione è più ficcante, parte da una percussione potente e profonda di Bertola che invita Puccio al triangolo aggredendo l’area di rigore, ma sul servizio al bacio del compagno non giunge con il passo giusto e non impatta il pallone a due passi dalla porta. Sul prosieguo dell’azione (rinvio corto e palla rimessa in area provocando un discreto mischione, da girone infernale, quello dei dannati per sperequazione) lo stesso Bertola si slancia in scivolata per colpire il pallone vagante, ma viene anticipato dalla pronta intuizione di Klak che lo anticipa in tuffo.

Nel finale di partita Pellegrino raschia il barile delle sostituzioni inserendo più punte che capelli in testa, oltre a Suffia che fa, così, il suo esordio in campionato.

Ma gli allentati cordoni difensivi del Gracciano vengono ben stretti, in ogni pertugio d’imbocco per l’area locale c’è un graccianese pronto a rimbalzare via palla o giocatore. Vengono procurate almeno un altro paio di mischie giganti, ma l’Usap non riesce mai a cogliere l’attimo fuggente del pallone vagante. Il Gracciano allenta la morsa con veloci contropiede portati sulle ali delle ……. ali. ma senza arrivare mai a concludere con pericolosità verso la porta di Romano.

L’ultimissima occasione è sul piede di Boldrini allo scoccare dell’ultimo minuto di recupero, ma il suo tiro attraversa tutto lo specchio della porta e finisce sul fondo nella parte opposta.

Sembra che l’azione sia stata, comunque, vanificata, da un intervento arbitrale che ha visto Zacchia spinto da Bulli ed ha equivocato le responsabilità dell’intervento regalandosi, così, un epilogo di gara “alla Bogi”.

                                                                                              Mariano Rocchetta

I Migliori

Gracciano       Urso    Punti    6

                        Zacchia               “      4

                        Bartali    “      3

                        Rugi         “      2

                        Hasani       “    1         

Usap               Bertola           Punti    6

                        Romano               “      4

                        Caropreso  “   3

                        Pruneti                “      2

                        Puccio       “     1