Campionato Eccellenza UISP 2019/2020– 4ª giornata
USAP ASD ELEMAC - SPORTING UOPINI A.S.D. 0-2 (0-1)
Campionato Eccellenza UISP 2019/2020– 4ª giornata
Barberino Val d’Elsa, 12/10/2019.
USAP ASD ELEMAC - SPORTING UOPINI A.S.D. 0-2 (0-1)
USAP asd: Volpi, Bertola , Rocchi S.; Giannini (67’ Metaj), Pruneti (62’ Rapaj), Vezzosi (41’ Caropreso); Pogosean, Fedi,Bartarelli (75’ Dieye), Puccio, Boldrini.
A disposizione: Romano.
All. Pellegrino.
UOPINI: Nicoletti, Masi, Rossino; Bleta, Pruneti T. (68’ Silvestrini), Mastrandrea; Semboli (70’ Pallini), Pavesi, Ricci (41’ Iurilli), Fontana, Gitteh.
A disposizione: De Marco, Squillace,Panti, Carrea, Shapalaku.
All. Cresti.
Arbitro: Sig. Diaferia di Siena
Reti: 20’ Ricci, 72’ Gitteh.
Note - Spettatori 42. Espulso somma di ammonizioni Bleta al 61’. Ammoniti: Pogosean, Bartarelli, Pruneti, Rapaj e Puccio nell’Usap; Mastrandrea, Iurilli, Silvestrini e Semboli nell’Uopini.
L’Usap asd Elemac persiste nella striscia negativa di risultati dando seguito all’incresciosa sconfitta di Torrenieri con questo nuovo capitombolo casalingo al cospetto di un onesto Uopini che, senza fare eccessivi sforzi, ma ottimizzando forza, agonismo e voglia di giocare, si conferma una vera e propria “bestia nera” per la formazione gialloblù poggibonsese (stasera in rosso fiammante con richiamo gialloblù verticale centrale; in gialloblù – più giallo che blù – c’era l’Uopini).
Nel computo finale è abbastanza chiaro il merito nella vittoria della compagine senese, sia per le occasioni fatte che per quelle fallite, per una maggior concentrazione nell’interno della partita, per un pizzico di fortuna (che non guasta), ma, soprattutto, per la voglia vera di vincere. Sulla sponda Usap tutte queste qualità erano abbondantemente affievolite. Passi per le occsioni fallite, ce ne sono state, almeno cinque clamorose rigore (e ribattuta) esclusa, ma senza dare quell’impressione di forza, continuità e scioltezza che invece si registrava dall’altra parte. Sul piano del gioco, poi, l’Usap è andata troppo a strappi, a spezzoni, alternando (ma con pausa di media lunghezza) cose egragie a farfigliamenti e momenti confusionari che non hano fatto altro che rinfocolare la tetragonità dell’avversaria.
Restando nell’ambito prettamente agonistico è parsa evidente la difficoltà dell’Usap a contrapporsi al pressing a fisarmonica imposto dall’Uopini nel corso del primo tempo. Era un’arma a doppio taglio per gli ospiti, poiché laddove l’Usap riesce a sveltire il cambio di campo ed i fraseggi della manovra, si ritrova addirittura a poter colpire, quasi, a tu per tu, con il portiere. E’ qui che, in definitiva, casca l’asino Buridano: nel momento della finalizzazione la porta sembra rimpicciolirsi e s’arriva a conclusioni che neanche con i pali allargati di quella da rugby si riesce a contenere l’atonalità dei tiri.
Sta di fatto che l’Uopini è più chirurgico ed alla prima avvisaglia di pericolosità (scambio scolastico con il quale Ricci mette davanti a porta Masi e ci vuole una prodezza di Volpi in uscita di piede a sventare il goal), fa seguitare un prolungato frangente di pressione sulla tre quarti avversaria che mette in difficoltà il reparto difensivo locale ed in ambasce Pogosean che trattiene palla fino al limite consentito. Finendo per perderla ed innescare quella ripartenza che porta al vantaggio ospite: affondo di Gitteh, lanciato sulla sinistra da chi ha recuperato il pallone, bel cross sul lato opposto con recupero di Semboli al volo per il rimorchio a centro area del (solito) Ricci che non ha difficoltà a realizzare con una mezza rovesciata obliqua a mezza altezza.
Il colpo è nodale per l’Usap che barcolla per gli ulteriori minuti allorquando l’Uopini confeziona un’ulteriore occasione che non si materializza per questione di centimetri.
E, quando meno te lo aspetti, ecco arrivare la prima clamorosa occasione del pareggio per l’Usap, sul lancio profondo di Pruneti che pesca il taglio solitario di Puccio in mezzo all’area (parrebbe un fuorigioco sesquipedale, ma l’arbitro non fischia), ma l’attaccante spallonetta l’uscita alla disperata di Nicoletti un metro e mezzo fuori dai pali della porta (quando si diceva nemmeno con quella da rugby……).
Non passa molto che l’Usap ha un’altra ghiotta occasione sui piedi, stavolta, di Boldrini che approfitta del tagliafuori su un difensore ricevendo palla al limite dell’area, ma il suo controllo è ristretto, il pallone gli rimane troppo tra i piedi e quando decide per la conclusione con il solo Nicoletti ad opporvisi, la sua conclusione è abbondantemente alta.
Nel finale di tempo la partita prende la piega dell’assalto all’arma bianca da parte dell’Usap, ma senza costrutto e neanche sbocco favorevole.
In prossimità del 40’ una fuga e cross di Puccio dalla destra mette Bartarelli in grado di anticipare l’intervento del portiere, ma la conclusione è a lato e, poi, stramazza a terra sull’uscita di Nicoletti.
L’arbitro vi intravede un intervento improvvido e scomposto del portiere che aggancia il piede dell’attaccante che, se c’è, è rigore anche se il pallone è già uscito …….. ma c’era? Mah!
Sta di fatto che Vezzosi va sul dischetto, non ha mai sbagliato finora, ma c’è sempre una prima volta, il suo tiro è scolastico, Nicoletti para, anzi no, respinge, proprio sui piedi dello stesso Vezzosi che, anziché tirare al volo, gira la seguente sequenza: stop, controllo, tocco in avanti, tentativo di dribbling sul difensore sopraggiunto, cosa manca? Beh, il tiro. Infatti non tira e l’occasione evapora come l’ultima boccata di una sigaretta.
Ma il bello è che, nel prolungamento imposto dal Sig. Diaferia, si materializza un’altra occasione da rigore per l’Usap e questa, forse, ancora più clamorosa della precedente, poiché sulla palla rimessa a centro area l’intervento a spazzare di Mastrandrea prende seccamente il piede di Boldrini andato in anticipo (si sente lo “stock” dalla tribuna), insieme allo stesso pallone che se ne esce dall’area sorridendo. Niente di tutto questo viene ravvisato dal direttore di gara, posto in perfetta linea con l’azione.
La ripresa inizia con due varianti importanti: nell’Uopini non c’è il bomber e capitano Ricci, nell’Usap non rientra Vezzosi.
Dopo un primo approccio pro-ospiti il pallino viene progressivamente gestito dai padroni di casa. Non con molto costrutto, ma con una convinzione parsa ai più vivificata.
L’Uopini è costretto ad arretrare di un paio di metri il proprio baricentro, risente anche della fatica accumulata nel continuo pressing del primo tempo e, pertanto, si limita ad un controllo maggiormente attento sulla linea delle punte per tentare veloci ripartenze laterali.
L’Usap sa che deve fare la formichina per avvicinarsi all’area avversaria e avanza compatta stando ben attenta a non perdere palloni sanguinosi per il contropiede avversario.
Ma alla generosità e disponibilità di Boldrini, piuttosto che Fedi o Pruneti, non fanno riscontro altrettante celerità dagli altri comparti di gioco.
Tuttavia, al quarto d’ora arriva la palla buona sui piedi di Puccio dalla destra che riesce a penetrare in area con uno spiraglio importante per la conclusione a rete, ma si fa prendere da un’improvvisata generosità e cerca di servire il compagno Boldrini a centro area: la palla non passa poiché vi sono ben due difensori fra i due compagni, ed uno di questi rinvia.
Cinque minuti dopo potebbe esserci la svolta della partita: Bleta si fa cacciare per somma di ammonizioni (due prese nel giro di pochi minuti) lasciando l’Uopini in dieci.
La punizione inerente è completamente da dimenticare.
Poco dopo ecco l’occasione più importante della ripresa per il pareggio dell’Usap: Boldrini folleggia entro l’area dalla destra, arriva fin quasi sul fondo e mette palla all’indietro (come si fa nelle coppe europee, italiane escluse), sulla quale arriva falcheggiante Puccio per il tap-in decisivo, ma invece di tirare nella parte cieca della porta, tira su quella frequentata ed il pallone viene rimpallato da un piede amico (per l’Uopini) che sventa il pericolo.
Sul successivo traversone di Rapaj, che aveva raccolto il rinvio, lo stesso Puccio giunge a colpire di testa con un tempo di ritardo.
L’Uopini, chiaramente, serra le fila difensive, ma tenendo alto, comunque, il controll odi palla del centrocampo, irretendo il forcing dell’Usap che ammonticchia attaccanti come fossero carrarmatini del “risiko”, inventandosi un inedita cerneiera centrale di centrocampo.
Va da sé che alla prima avvisaglia d’incertezza, l’Uopini colpisce per la seconda volta, sul peccato di controllo di palla di Caropreso parte Gitteh dritto per dritto verso la porta di Volpi superandolo con un secco tiro nel’angolino basso alla sua sinistra.
Il colpo è da ko per l’Usap. La risposta è livida e inconcludente. Anzi, il buon Volpi deve fare un’ulteriore miraolone per evitare il terzo goal togliendo letteralmente la palla da sotto la traversa.
Diviene soltanto ammirevole, infine, l’ultimo tentativo di Puccio, nei minuti di recupero, di concludere con un tiro al volo l’assist propostogli a pochi passi dalla porta. Come alcuni dei precedenti, la traiettoria è larghissima.
I Migliori
USAP
Boldrini Punti 6 Pavesi Punti 6
Fedi " 4 Gitteh " 4
Pruneti " 3 Mastrandrea " 3
Volpi " 2 Ricci " 2
Bertola " 1 Semboli " 1
Mariano Rocchetta