USAP - Unione Sportiva Amatoriale Poggibonsi

10ª GIORNATA

 

PADOVANI - USAP 2-0

 

 

Campionato Eccellenza UISP 2017/2018 – 10ª giornata

Colle Val d’Elsa,  2/12/2017.

ASD PADOVANI  1990  -  USAP ASD ELEMAC   2-0   (1-0)

PADOVANI:  Iodice, Bartalini; Savastano (49’ Niang); Lotti, Pinna, Pelliccia; Gaito, Cret,  (48’ Rollo), E. Pogosean (75’ Saltarelli), Sene (79’ Polidori).

A disposizione: Pazzagli, Bartali, Sesto, Pineschi, Oliveri, Fazzuoli.          

All. Francini

USAP asd: Romano, Castaldo S., (62’ Rocchi S.), Rocchi F.; Pruneti, Cipriani, Pucci; Fedi (56’ Masseti), Giannini (70’ Rea), Boldrini, Trotta (75’ Sanguigni), L. Castaldo (58’ Alyou).

A disposizione: Volpi, Damiani, F. Meniconi.               

All. Pellegrino

Arbitro: Sig. Topini di Siena.

Reti: 23’ Gaito,  71’ Niang.

Note – Pomeriggio freddo e ventoso. Terreno da rizollare. Spettatori 30. Dal tiro a segno messaggi inquietanti. Ammoniti: Pelliccia e Bartalini nel Padovani; Boldrini, L. Castaldo, Pruneti e Masseti nell’Usap.

Quando ad una squadra riesce bene tutto, in particolare due gol al limite dello stratosferico (mentre sbaglia, forse, quello, più facile), ed all’altra proprio, ma proprio, niente tanto da dover leggere sul tabellino della partita il nome del portiere avversario (Carlo Iodice …. per méra informazione), il risultato finale della partita non può che ricalcare quello che una volta si definiva “classico”: 2-0 e a casa!

Il Padovani fa una bella triplice figura ricondotta ai reparti: domina tatticamente in mezzo al campo muovendosi più armoniosamente negli uomini, piuttosto che nel gioco, sfruttando l’elemento in più che gli regalano i profondi rientri degli esterni d’attacco fino ad accavallarsi con i compagni di reparto e mettere, spesso, in mezzo i dirimpettai; prevale con preponderanza in difesa dando anche l’impressione di non sforzarsi più di tanto, vista l’inanità del peso offensivo avversario; sfrutta le rarissime occasioni in attacco (tutte, peraltro, sue) cacciando fuori dal cilindro giocate e conclusioni fuori dalla norma che bruciano, fino all’annichilimento, l’avversaria, senza, tuttavia annientarne lo spirito di competenza.

Ed è da qui che inizia la disanima della prestazione dell’Usap, da una difesa che regge, sui generis, il confronto – i due goal, pur bellissimi, sfiorano l’occasionale -  inchinandosi, in manovra, soltanto all’imbucata di Niang del 61’ su cui Romano si oppone con ottima scelta di tempo.

Sugli altri due fronti il confronto è impietoso: scollegata e spesso in balia delle onde a centrocampo, completamente inoffensiva in attacco.

La partita tutto sommato non è stata poi bella – a meno che non la si osservi con gli occhi dei vincitori – poiché ad un tran tran che parte dall’inizio soltanto l’esecuzione improvvisata e un po’ “strana” di Gaito al 23’ (un pallonetto spalle girate alla porta che sorprende Romano insaccandosi a fil di traversa) procura quella vibrazione che la fa pendere da un parte, anziché dall’altra, tanto da condizionarne l’intero suo futuro svolgimento.

Le avvisaglie della scossa si erano prevenute il minuto prima con la punizione dal limite che D’Angelo scaglia fra le braccia di Romano, ma l’Usap non aveva colto il trillio del campanello d’allarme lasciando lo spazio libero acché  si propagasse l’azione dalla destra del vantaggio locale.

Risposta degli ospiti? Nulla! Trotta, il più volenteroso (ed autore di una prestazione maiuscola nel martedì di coppa) litiga ed inciampa troppe volte sul pallone, schiantandosi monocordemente sull’opposizione dei difensori che lo raddoppiano ravvisando in lui l’elemento più pericoloso. Boldrini viene letteralmente mangiato da capitan Pinna e Gigi Castaldo imbrocca la giornata nella quale il poco che gli riesce, viene disfatto subito dopo.

Ha buon gioco, pertanto, la riproposizione del Padovani che, sciorinata dalle puntate di Cret e, soprattutto, dalla verve di Sene, tiene ancorata la difesa avversaria in una situazione ibrida per non dare alcun appoggio alla solitarietà  di Pruneti e Giannini.

In area colligiana soltanto un paio di incertezze nella presa di Iodice potrebbero procurare brividi nel cuore della difesa locale, ma nell’Usap nessuno sa o può approfittarne.

Si arriva, così, quasi senz’altro colpo ferire, alla ripresa riproponendo stessi schieramenti e stessa mentalità portante.

La prima scossa al noce la dà la panchina del Padovani sostituendo Savastano con il più ficcante Niang.

La manovra del Padovani, che aveva arretrato il baricentro sotto la pressione, volenterosa ma scolastica dell’Usap, comincia a farsi più veloce e profonda.

Il neo entrato si rende protagonista delle successive azioni d’attacco dei locali, nell’ordine: al 58’ si procura una punizione dai trenta metri che Pelliccia spara alta di una spanna; al 61’ raccoglie in velocità l’assist al bacio di Gaito, ma si fa irretire dall’uscita di Romano che gli devia la conclusione davanti a porta con la mano sinistra; al 71’ coglie il raddoppio intuendo le difficoltà di S. Rocchi su un passaggio laterale, anticipandolo e scagliare un pallonettone verso la porta, avendo visto il portiere qualche passo fuori dai pali, per segnare un gol da apoteosi.

Gli ultimi cambi dell’Usap ad aumentare il fattore numerico dell’attacco non fanno altro che acuire maggiormente la scarsa incisività offensiva di quest’oggi ed il Padovani non ha alcuna difficoltà a condurre in porto una vittoria che potrebbe segnare un crocevia importante per il suo campionato.

All’Usap non resta che leccarsi le ferite di una partita non giocata e studiare come far pesare il meno possibile l’incidenza delle assenze quando queste costituiscono, in pratica, l’asse portante dello schieramento.

                                                                  Mariano Rocchetta