USAP - Unione Sportiva Amatoriale Poggibonsi

5ª giornata di campionato

 

Staggia - Usap asd Ele-Mac

Campionato Eccellenza UISP 2016/2017 – 5ª giornata

Staggia Senese,  15/10/2016.

POL.VA STAGGIA 53038  -  USAP ASD ELEMAC  2-1 (0-0)

STAGGIA: Cucini, Ierardo (70’ Bita), Assanagora (41’ Sestini); De Luca (53’ Varisco, 77’ Verdiani), Centini;  Massini, (56’ Ceccherini), Gangoni, Sorrentino, Shemsho, Landolfi (41’ Cuccia).

A disposizione: Zanelli, Parenti. Bellofatto.                                            

All. Lapini.

USAP asd: Vargas, De Biasio, Petrini; Mazzolani, Giannini, Pruneti;  Pogosean, Graziano (65’ Bartarelli), Pertici, Vezzosi (62’ Masseti), Fedi (46’ Castaldo).

A disposizione: Romano, Coppola, Pagano, Rea, Damiani, Leoncini.                                

All. Pellegrino.

Arbitro: Sig. Fiaschi di Colle Val d’Elsa.

Reti: 68’ Di Biasio, 71’ Gangoni, 74’ Bita.

Note – Pomeriggio nuvoloso che ha riservato i suoi innervanti scrosci d’acqua alla ripresa, laddove i raggi solari perdono nettamente il confronto. Spettatori 86, con rilevante rappresentanza adolescenziale. Espulso Ceccherini al 76’. Ammoniti, inoltre: Varisco, Sestini, Bita e Martini (Staggia); Vargas, Mazzolani e Petrini (Usap).

Ha un che di straordinario e quasi mistico come l’Usap asd Ele.mac ripete, soprattutto nei suoi momenti cruciali, l’andamento della partita della settimana precedente, nello stesso campo (Staggia Senese), al cospetto, questa volta, dei padroni di casa della Polisportiva Staggia 53038!

Come sette giorni addietro gioca un bel primo tempo, con arioso respiro, azioni ficcanti ed occasioni da goal, rischiando di andare sotto (e nella più sesquipedale delle opportunità) alla prima azione importante degli avversari, sbagliando l’indicibile davanti al portiere, uno contro uno, per ripercorrere, poi, un’analoga ripresa laddove passa in vantaggio, anche meritatamente, tenendo la partita in pugno, e vedersela sfuggire nello stesso modo: ripigliando goal dopo appena tre minuti quello segnato e subire, stavolta, il raddoppio nel contropiede lanciato caratterizzato, come sabato scorso, dall’inopportuno scivolone del suo ultimo uomo, esattamente, nel medesimo punto del campo, che ha dato ampia libertà al dipanarsi dell’azione che ha portato al fatidico goal.

Alla fine una punizione che va ben oltre i suoi demeriti, ma che non suona stonata quale vittoria dello Staggia, che ci ha creduto maggiormente, proprio quando, invece, avrebbe potuto crollare, soprattutto nervosamente, di fronte alle avversità sgorgate a, circa, dodici minuti dalla fine.

Una vittoria “di pancia”, alfine, quella dello Staggia, che si è riversato nell’area dell’Usap fin dalla battuta dal centro, azzannando il campo ed il pallone con ferocia ed un imprinting che gli avversari non sono riusciti a contrastare viste, anche e soprattutto, le basse quote con le quali venivano indirizzati in area i palloni della disperazione, con sommo gaudio dei colpitori al volo locali che non si sono peritati a far bello sfoggio della loro acrobazia.

Le formazioni si affrontano con schieramenti peculiari e confronti a centrocampo personalizzati ed accurati nel tentativo di non lasciare niente al caso.

Pur tuttavia il primo affondo importante, che è dello Staggia al 14’, è frutto di un viceversa rispetto a quanto detto poco sopra, con gli spazi che si aprono clamorosamente per l’imbucata  in piena area di Sorrentino sul quale esce con leggero ritardo Vargas causando un netto rigore.

Alla battuta lo scricciolo Landolfi che calcia malamente a lato sul lato destro del portiere gialloblù, inficiando, con ciò, l’intero suo primo tempo (all’abbrivio di ripresa, difatti, non ci sarà).

Il minuto successivo l’Usap si dà una mossa con l’affondo di Petrini sulla sinistra che serve al centro Fedi per un tocco al volo a smarcare l’inserimento di Giannini che giunge un soffio in ritardo per anticipare l’uscita di Cucini.

Da qui l’Usap comincia a macinare il suo sopravvento sul reparto locale chiamando sempre la difesa locale ad esporsi alle puntate dei propri contropiedi.

Al 22’, difatti, Graziano prende di forza e d’infilata il corridoio centrale per involarsi verso Cucini, ma, sentitosi braccato dalla trafelata rimonta di Ierardo, tenta il tiro da troppo lontano e  pur superando il portiere, il pallone si perde a lato.

Stessa azione, ma molto più succosa, si presenta al 24’ sempre con Graziano che, stavolta, sfrutta il lancio assist di Giannini per dirigersi verso la porta dopo aver seminato Centini, ma Cucini è pronto e titanico a slanciarsi sui piedi dell’avversario per deviargli il pallone, con l’unico dubbio della posizione a cavallo dell’area.

Quattro minuti dopo lo Staggia si riaffaccia in area con un pericoloso traversone che chiama Vargas all’uscita spericolata di pugno sopra le teste di compagni ed avversari.

La difesa dello Staggia entra, nel finale di tempo,  in una sorta di crisi di identità e fioccano diversi errori (alcuni “buchi” anche pericolosamente clamorosi) dei quali l’attacco dell’Usap non sa proprio approfittare, finendo per scegliere sempre la soluzione sbagliata quali il tiro dalla lunga distanza e fuori posizione, o il passaggio allorché, magari, siamo ad un passo dalla porta.

Ma allo scadere ha l’occasione ghiotta di una punizione dal limite che, però, spreca contro la barriera.

Fatto sta che la partita si traghetta verso la ripresa con Mister Lapini che rimescola le proprie carte con gli ingressi di Cuccia per Landolfi e Sestini per Assanagora.

Mister Pellegrino risponde al 46’ con l’immissione del fantasista Castaldo in luogo di Fedi.

E due minuti dopo il nuovo entrato va alla conclusione da fuori area che mette in imbarazzo la presa di Cucini che lascia palla libera in piena area piccola, ma ha il riflesso reattivo di respingerla prima dell’arrivo di Graziano.

Al 51’ è Giannini che, vincendo un contrasto contro due avversari, è in grado di proporre un pericoloso struscino in area dove si avventano Massini e Castaldo, entrambi lisciano il pallone, l’uno per rinviare, l’altro per infilare, davanti a Cucini.

Comunque l’Usap, pur mantenendo i fili del gioco, sta affievolendo la fluidità della sua manovra e lo Staggia sta uscendo sempre più frequentemente dal giogo. Shemsho che aveva dormicchiato per l’intero primo tempo lungo la fascia sotto la tribuna, dall’altra parte sembra un furia scatenata, da lui si dipanano le risposte più convincenti e al 56’ una sua iniziativa perfora il fronte fino ad un cross teso in area dove prima Vargas e poi Pogosean contengono con difficoltà l’occasione presentatasi a Cuccia.

Conscia che rallentare i ritmi è proprio il modo per favorire il ritorno dello Staggia l’Usap torna a pressare l’avversaria, in particolare sul lato destro da dove Graziano fa partire tutte le azioni d’attacco della propria squadra sfruttando il movimento di Castaldo.

Al 59’ quest’ultimo conquista una interessante punizione laterale sulla quale Graziano calcia un forte rasoterra centrale che Cucini contiene con difficoltà lasciando la sfera completamente a disposizione di chicchessia a pochi dalla riga bianca: nessun attaccante in gialloblù è pronto a calciarla in rete e, nella mischia che si ingenera, è Ceccherini (entrato poco prima) a respingere il pericolo.

Ma il vantaggio dell’Usap era nell’aria! Al 68’ il neo entrato Bartarelli conquista un calcio d’angolo che va lui stesso a battere, sulla traiettoria svetta in anticipo De Biasio che insacca di testa, imparabilmente, nell’angolino alto opposto.

Con la partita in propria mano, ecco che l’Usap commette, esattamente, l’errore fatto contro l’Uopini. Si abbassa esageratamente sotto la pressione istantanea e repentina dello Staggia. Latita nel contenere la profondità di Shemsho che, al suo ennesimo affondo, al 71’ conquista un calcio d’angolo sul quale Gangoni va a mettere in mezzo all’area per una deviazione  che c’è e non c’è, di un compagno o di un difensore avversario, fatto sta che la sfera finisce alle spalle di Vargas per l’immediato pareggio locale.

L’Usap ripropone la sua contro risposta schiacciando l’avversaria nella propria area, ma le idee sono confuse, al limite del pacchiano. Ed ecco che al 74’ si ripropone la “fobica” situazione di sette giorni prima: cross in area staggina, rinvio di un difensore, parte Cuccia in contropiede, Mazzolani, in vantaggio, scivola sul terreno viscido e, stavolta, l’avversario non sbaglia, serve il rimorchio centrale di Bita che non ha difficoltà a superare Vargas nella sua disperata uscita.

In poco tempo l’Usap si vede ribaltata e schienata! A nulla varrà il suo travolgente assalto all’arma bianca al fortino locale; a nulla varrà l’espulsione di Ceccherini che lascia lo Staggia in dieci per gli ultimi sette minuti (recupero compresi); a nulla varranno gli innumerevoli palloni messi con circostanza in area, ché son bassi e facili prede dei difensori locali, rinforzati dalla vecchia lenza Verdiani che, in fatto di colpi al volo, non è secondo a nessuno.

Il tempo scivola via come sabbia fra le dita; e il triplice fischio di un ottimo Sig. Fiaschi viene lì a sancire la seconda sconfitta stagionale dell’Usap, che è più dolorosa in relazione alla mole di gioco effettuata che, tuttavia, non ha prodotto quella concretezza di cui la squadra ha bisogno come una fonte di giovinezza.

Concretezza che, invece, si è manifestata pienamente nelle fila dello Staggia, che non si è lasciato impressionare od abbattere dalle trame avversarie, dalle occasioni da loro fallite, dagli errori di misura tracciati qua e là nell’arco della partita, ma ha saputo resistere, reagire e soprattutto tenere puntando su una dote che all’Usap è ancora da sviluppare appieno: la risoluzione.

                                                                  Mariano Rocchetta