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Lo Staggia si aggiudica per 4 a 0, contro la Trieste,  la finale play off Promozione A  mentre la finale promozone B sabato prossimo fra Sinalunga e Rigomagno


 Domani Fotocronaca e voti

L'USAP VINCE E PAREGGIA I CONTI CON L'UOPINI

 

Formazioni rabberciate in entrambi le parti del campo con panchine aride ma se la difesa inventata davanti a Mockor aveva le idee chiare, non parimenti erano quelle dello striminzito centrocampo senese che non è quasi mai riuscito ad entrare nel vivo del gioco per mettere in condizione i tre davanti, Galgani, Ricci e Vanni, di dire la loro e quando ci ha pensato il DG consegnando proprio a Ricci l'occasione del cambio di gara sul 2 a 0, il ragazzo ha badato bene di spiazzare completamente Mockor ma non, per fortuna dei gialloblu, il palo che ha girato le spalle all'Uopini. Partenza immediata dell'Uopini che chiama Mockor ad attraversare la propria aerea per cercare di allontanere un paio di palle vaganti, poi solo gialloblu con la boa Dainelli ad aprire varchi e l'ha fatto tanto bene visto che dopo dieci minuti aveva servito l'assist a Rea per l'1 a 0 e poco dopo a Provvedi per l'importante doppio vantaggio. Poca la reazione dell'Uopini e tutta in quel rigore sbattuto nel palo e che ha atraversato lo specchio intero per poi essere allontanato. Nella ripresa il vento a favore dell'Uopini non ha cambiato però le dinamiche e gli errori d'impostazione degli ospiti che rendevano tutto più facile ad un'Usap che riusciva ad arrivare prima su tutte le palle e gestirle con giudizio e raziocinio mettendo diverse volte l'uomo in area davanti a Bendinelli. Il portiere senese, nel secondo tempo, è però caduto solo una volta per merito di Bartarelli che su punizione di seconda dal limite ha indovinato ancora una volta il sette.

 

Bollente il finale sul plastico imbucato di Belvedere dove, al rientro a gara terminata, ne hanno fatte le spese Governa P. per i turriti e Bersotti con Nencini F. per i campigliesi. La partita per i locali è stata difficile e l'inizio era particolarmente a freno tirato lasciando così alla maggiore serenità degli ospiti la possibilità di comandare le azioni con Dia che coglie il primo vantaggio al termine di un'azione sulla fascia con tiro preciso da posizione defilata con Bruni che non può arrivare. Solo in un tiro semze pretese di Guazzini la reazione del San Ginmigano prima che Morelli al limite, addomestichi e si giri senza nessuna difficoltà,  incrociando sul palo opposto per il 2 a 0 pesante e severo. Guazzini stavolta ci prova con più convinzione ma Volpi para su Governa G. che tira, palo e braccio alzato di Spinelli che costa il rosso al campigliese e Guazzini che segna su rigore l'1 a 2 prima del riposo. Nella ripresa il San Gimignano prova a produrre qualcosina in più approfittando di un Campiglia che in inferiorità numerica non vuol rischiare di scoprirsi ma le occasioni latitano e la difesa ospite controlla con tutta tranqullità. Mancano pochi minuti al termine quando Andreucetti fa spiovere una palla in area dove Pagliarin in controtempo non riesce a respingere di testa ma spizza prorio per Governa G. che non ha difficoltà a mettere alle spalle di Volpi. E' il 2 a 2 finale.

 

A San Miniato, e stavolta di pomeriggio, gli albanesi costruiscono uno dei risultati più importanti della stagione che toglie il problema della diretta retrocessione. Eppure la gara del pomeriggio non era partita sotto i migliori auspici per mister Coka con Kurti che non riusciva a bloccare un paio d palloni che stavano diventando davvero invitanti per gli ospiti. La rete del vantaggio arrivava per merito di Bimaj bravo a concludere un batti e ribatti in area colligiana. Poi era Merka, di testa, ad avere l'occasione giusta a due passi da Bianciardi ma sprecava alto. Nella ripresa il Gracciano prova a rimediare e l'occasione c'è e clamorosa ma Matteucci prende la traversa e, dopo qualche cambio tattico, la gara prende la via che i locali preferiscno proprio con il nuovo ingresso M. Bakaj che segna il 2 a 0 dopo una carambola, palo, trawersa, palo e rete. Cadinu si prende il secondo giallo e lascia ancora più in difficoltà i compagni che prima della fine si vedono assegnare contro il rigore per un fallo di mano in area e Borova non perdona Bianciardi con il Gracciano costretto a rimandare la matematica sicurezza all'ultima gara.

 

Il Vico non fa differenze e anche stasera manda in campo la "squadra delle feste" che lotta e che comunque mette in difficoltà i carrozzieri che solo ad un passo dal fischio finale riescono a mettere la freccia e tenere accesa la fiammella della speranza. La gara è comunque equilibrata e l'ansia da risultato è palpabile nei ragazzi di Luca Fazzuoli tanto che non riescono mai a distendersi e giocare con tranquillità. Infatti sarà prprio il Vico ad andare in vantaggio con Bandinelli che con un tiro-cross indovina una traiettoria che supera Diaferia. La tegola non smuove molto i locali che trovano però Cret che si impegna in una discesa perfetta con cross dal fondo che è facile per Bartali accompagnare in rete, da due passi, per il pareggio. Bisogna attendere la ripresa ed il fallo di mano di Vagaggini per avere un sussulto, infatti Pesce si incarica del penalty ed i carrozzieri vanno sul 2 a 1. Il Vico non si smonta e continua a giocare, Bandinelli e Trotta si fanno vedere ma non inquadrano la rete ma poi lo stesso Bandinelli non sbaglia, va via in velocità a Pelliccia e batte Diaferia per il pareggio. Il goal del vantaggio, a tre minuti dal termine, è di Pogosean che risolve una mischia in area beffando un incolpevole Evacuo.

 

Anche il Cral, proprio all'ultimo secondo, si lascia superare dall'Ancaiano e dovrà giocarsi l'ultima gara con l'Uopini sapendo che se non vuole dipendere ancora dall'Ancaiano (che sabato avrà il Padovani) dovrà vincere l'incontro. Gara dai toni tecnici e fisici non esagerati, quella della montagnola (casa dei crallini per una volta) che ha visto comunque , nella prima parte della gara, il comando della azioni da parte dell'Ancaiano. La prima botta alla partita la da capitan Silvestrini che entra in scivolata in area inducendo il DG al rigore che Bucci non sbaglia. Il Cral, che stasera ripresentava Cioffi, non riusciva comunque a cambiar marcia ed anzi ci pensava bomber Polito, servito da Bucci, a colpire al volo ed incrociare là dove Lazzeri non può arrivare. Nella ripresa il Cral cerca di cambiare marcia e ci riesce di fronte ad un Ancaiano che ora mira solo a difendere. Il premio lo prende per primo La Tempa che dimezza lo svantaggio in mischia in area e poco dopo è Di Clemente ad andar via sul filo del fuorigioco e battere Giuntini. L'Ancaiano resta in dieci per il rosso diretto ad Ayoub ma ciò non basta al Cral che al terzo minuto di recupero lascia il piccolo Olmedo solo soletto a tre passi da Lazzeri che non ha difficoltà a segnare la rete che fa male ai bancari.

 

Gara di fine stagione nello sterrato di Marcialla, una fine stagione che può rappresentare scarsa motivazione per i senesi ma non certo per la squadra di mister Calosi che dovrà partecipare al risiko infinito dell'ultima di campionato sul campo del Monteroni. Le formazioni rimaneggiate al fischio d'inizio sono la solita coincidenza di fine campionato ma in questo caso riescono a costruire una gara di perfetto equilibrio. Certo che la situazione del terreno di gioco non facilita la costruzione di qualsivoglia teoria tecnica e la schermaglia nella polvere del cerchio di centrocampo è continua ma senza mai trasformare in una parvenza di conclusione. I portieri fanno "vita buona". Difficile estrapolare qualcosa di notevole nella gara se non, nel primo tempo, uno Zagami che viene fermato con le manieri forti in area senza che il DG ravvedesse il fallo fra le proteste degli ospiti e l'occasione della "stagione" che arriva per Buttitta, incaricato di battere il rigore assegnato al Marcialla, ma il bomber tascabile lo spreca alto.

 

Il Petroio si congeda dal Picchi con l'ennesima sconfitta di misura. merito ai locali che riescono a tenere la mentalità per continuare il campionato ma merito anche a La Popolare abile nello sfruttare al meglio le poche azioni d'attacco, cosicché son stati sufficienti gli affondo di Sampieri e F. Chiappone, gli uomini migliori, per confezionare un risultato prezioso per gli uomini di Biscagli. Parte bene il Petroio con Mi. Meniconi che già al 3° mette di poco a lato e poco dopo, su punizione, sfiora il goal. Ma ecco il Monteroni che passa, Sampieri sfiora di testa una palla che lentamente supera Terrosi, lo aveva giudicato fuori, e si adagia in rete. Sampieri si ripete verso il 20° quando finalizza un confuso contropiede che produce però il 2 a 0 per gli ospiti. Duchini L. è la prova della reazione locale ma spreca l'opportunità  ma prima del riposo Ma. Meniconi realizza il rigore assegnato per fallo sul fratello e si val al riposo sulll'1 a 2. Confuso nma volenteroso il Petroio alla ricerca del pareggio ma Petri fa buona guardia ed alza un tiro da lontano di Meniconi Mi., poi la traversa impedisce la rete al colpo di testa di Duchini F.. Ma il talento di F. Chiappone è dietro l'angolo, sale mezzo campo dribblando tutti e serve sul piatto d'argento la palla a Sampieri che ringrazia e segna la tripletta. Terrosi toglie la gioia personale della rete a Chiappone mentre prima del fischio si riapre la gara con Donato Garosi (oggi in attacco) che viene atterrato in area e si prende e batte il rigore con Petri che respinge ma lo stesso Garosi ribadisce in rete per il 2 a 3 finale. 

 

Bella e vibrante la gara nell'enorme e caldo Maltraverso dove i ragazzi di mister Bianchini non sono riusciti a rimediare alla rete di Chiantini di inizio gara. La gara parte in effetti proprio da questa conclusione che con un rimbalzo imprevedibile ha ingannato Funaioli e messo il San Rocco sulla buona strada. Il Mobili Sacchini non ci sta e si riorganizza e con uno scambio Dede-Cissé-Dede, quest'ultimo va al tiro ma De Falco para. Il San Rocco agisce solo in contropiede e Leoncini prova a sorprendere Funaioli da lontano ma il portiere di casa non si fa sorprendere mentre il triangolo Chiantini-Leoncini-Spanò non sortisce effetti. Il Mobili Sacchini si fa pericoloso con Dede che serve in area Ibra che tira con De Falco che ribatte su Cissé con Monaci che salva sulla riga e palla che schizza sul petto di De Falco e poi fuori. Tocca al S. Rocco farsi vedere ma Leoncini una volta è pescato in fuori gioco e quando si presenta in coppia con Taviani gli ritorna la palla ma il centrocampista ex Ancaiano è in riserva e non conclude con potenza. Una punizione di Ibra sprecata fuori mentre quella di Dede chiama De Falco ad un ulteriore intervento e l'ultimo sussulto ancvora per Leoncini in contropiede ma tiro fuori bersaglio.

 

Top

Usap: Coppola-Dainelli                           Uopini: Galgani-Mastrandrea

San Gimignano: Governa G.-Guazzini   Campiglia: Dia-Morelli

Cral: Cioffi-Silvestrini                             Ancaiano: Clavo-Olmedo

Sacchini: Dede-Castaldo                        San Rocco: Leoncini-Mancini

Shqiperia; Kazely- Bakaj A.                    Gracciano: Calamassi-Bianciardi

Padovani: Cret - Natale                         Vico: Bandinelli-Puccioni

Petroio: Meniconi Mi.-Meniconi Ma.    Monteroni:  Sampieri-Chiappone F.

Marcialla:                                                Fomenta: Furielli-Ciacci A.


 

 

 

 

 

 

 

Le due formazioni e le reti di Rea, Provvedi e Bartarelli

Campionato Eccellenza UISP 2015/2016 – 29ª giornata

 

Castellina Scalo, 16/4/2016.

 

USAP ASD ELEMAC  -   SPORTING UOPINI A.S.D.   3-0   (2-0)

 

USAP asd: Mockor, Coppola, Rocchi S.; Diallo (63’ Cappelli), Vezzosi, Pruneti; Pogosean,  Rea (16’ Graziano), Provvedi, Bartarelli (70’ Leonardi), Dainelli.

A disposizione: Cucini, Rocchi S., Pucci.

 

All. Pellegrino.

 

UOPINI: Bendinelli, Bianchi (70’ Franchi), Perotti (51’ Biancucci); Rappuoli (63’ Ganghini), Capperucci (58’ Costan), Mastrandrea; Pavesi, Bernardini, Ricci, Galgani, Vanni.

 

All. Fantini.

 

Arbitro: Sig. Fanelli di Chianciano Terme.

 

Reti: 2’ Rea, 7’ Provvedi, 43’ Bartarelli.

 

Note – Serata completamente soleggiata, leggermente infastidita da un vento longitudinale che accentua (o frena) i rimbalzi del pallone. Spettatori 10. Ammonito: Mastrandrea. 

 

 

Una grande Usap Asd Elemac restituisce la pariglia allo Sporting Uopini Asd rovesciando specularmente il risultato dell’andata con una partita volitiva, ma concentrata, spietata nella finalizzazione ed improntata ad un pressing non asfissiante, ma quello giusto ad interrompere produttivamente le trame in risposta degli avversari.

 

Che sia un partita che si indirizzi verso un unico percorso lo si evince da due episodi ben delineati. Il primo al 2’ minuto, con il vantaggio dell’Usap l’azione dopo che Ricci aveva inzuccato fuori dello specchio sull’uscita sfarfaleggiante di Mockor; il secondo al 32’ quando sempre Ricci calcia contro il palo il rigore generosamente concessogli con il quale avrebbe potuto dimezzare lo svantaggio e rimettere in discussione il risultato.

 

In verità sono anche gli unici due momenti dell’intera partita con i quali l’Uopini è andato vicino a mettere in imbarazzo la difesa dell’Usap, questo pomeriggio ineditamente insuperabile,

 

Per l’intero match gli ospiti non sono mai riusciti a produrre niente di particolarmente pericoloso o, perlomeno, interessante ed i difensori gialloblù hanno avuto decisamente buon gioco, consentendosi, vieppiù, di rinfocolare l’approccio dell’azione che, dai piedi giocherelloni di Diallo a quelli più pragmatici di Pruneti, tendeva a finalizzarsi in verticale verso i quattro attaccanti che proponevano un tourbillon intraducibile per l’improvvisato reparto difensivo ospite.

 

Ecco, l’improvvisazione è l’aspetto che l’ha fatta veramente da padrone nell’espletamento delle trame di gioco da parte di entrambe le squadre. Ma, mentre quella sciorinata sul versante locale proponeva un filo conduttore che il reparto avanzato riusciva a tradurre con frequenza in azioni ficcanti e pericolose, quella proposta dagli ospiti è finita quasi sempre per impantanarsi nello scambio mancato, l’apertura poco lucida, se non nell’errore balistico vero e proprio.

 

Improvvisati lo erano anche i due schieramenti, lamentando entrambi assenze importanti e scambi di ruolo fondamentali nel far pendere le sinergie positive della partita verso il proprio piatto della bilancia. In questa stasi emergenziale il miglior galleggiante è risultato essere quello dell’Usap che con il sacrificio di Bartarelli sulla sinistra è riuscito a tenere a bada le esuberanze di Perotti (e pazienza se ci è scappato il rigore) e con l’enorme lavoro di copertura e pressione di Dainelli non ha mai fatto sentire “da soli” la coppia Diallo/Pruneti in mezzo al campo. L’Uopini, che partiva sempre da una compattezza settoriale superficiale, si sfaldava presto sotto i primi colpi degli avanti poggibonsesi, mettendo a nudo la coperta corta difensiva che, sovente, tardava a fare le giuste scalature di marcatura lasciando agli avversari appetitosi spazi da aggredire fin dentro la propria area.

 

Si spiega così, difatti, la disattenzione nella quale l’Uopini incorre subito dopo l’occasione fallita da Ricci al 1’ minuto: la discesa di Provvedi sulla destra provoca un candelone, in qualità di traversone, che non viene ben letto dai centrali difensivi e la palla che schizza via poco entro l’area viene offerta da Dainelli a Rea che non ci pensa due volte a tranciare un poderoso diagonale che Bendinelli intercetta ma non trattiene per il vantaggio dei locali.

 

Lo shock dello svantaggio è tale che l’Uopini non propone alcuna risposta in merito, si limita a controllare, ma al primo errore di posizione paga subito dazio poiché al 7’ Dainelli intercetta un disimpegno a metàcampo e scarica al volo sullo spazio vuoto sul quale si lancia avido Provvedi fino al contatto con il portiere che supera con un tocco in diagonale sull’accenno dell’uscita.

 

Nemmeno dieci minuti e già sotto di due reti; è una situazione che l’Uopini fa fatica a digerire, ma, soprattutto, trova enorme difficoltà nell’imbastire un qualcosa anche di nominalmente pericoloso, stante le attente coperture centrali di Vezzosi e Coppola che si prende cura d’un Ricci che si muove tanto, ma solo attorno all’area, mentre Stefano Rocchi alterna rinvii alla “non voglio beghe nel mio locale” a richieste di scambio per uscire dalla fascia palla al piede onde favorire la profondità di Bartarelli e Provvedi.

 

Allorché Rea si procura un fastidioso stiramento dietro la coscia al 16’, l’ingresso di Graziano tende ad aumentare il gap di difficoltà della difesa ospite nei confronti dell’attacco dell’Usap, poiché la velocità di quest’ultimo mette a dura prova le coperture di settore.

 

L’Uopini si fa rivedere entro l’area locale soltanto al 29’ allorché Mockor anticipa l’intervento di Pavesi con un’uscita di pugno fino al limite dell’area avviando l’azione di rimessa di Rocchi.

 

Quando al 32’ viene assegnato il rigore all’Uopini sembra quasi un’ingiustizia per la piega pressoché univoca che la partita stava prendendo e, non tanto l’errore del bomber senese, ma la successiva azione targata 34’ con Dainelli che fa il bello ed il brutto tempo sulla destra per servire l’assist perfetto a Provvedi a centro area che, anziché tirare, cerca l’assist per il compagno a rimorchio Bartarelli, sbagliandolo, non è che la conferma di quanto sopra affermato, con l’Usap che pare penetrare a suo piacimento entro la difesa ospite per poter arrotondare il risultato.

 

Cosa che avviene tre minuti dopo l’avvio della ripresa allorché Bartarelli combatte e conquista una punizione al limite dell’area, spostato sulla sinistra; il tocco di Graziano a favorire la conclusione dello stesso numero 10 gialloblù non lascia scampo alla posizione di Bendinelli, superandolo in diagonale.

 

Il rotondo 0-3 diviene elemento decisivo per la resa dell’Uopini che continua la propria opera di convincimento d’azione offensiva, ma senza quella lucidità e tenuta agonistica necessarie ad impostare un reale progetto di rimonta, finendo per estrapolare, più che altro, estemporanei tentativi sparsi qua e là, ciascuno tendente a farsi i fatti suoi, ma che non hanno nessun collegamento l’un con l’altro e, tantomeno, con il risultato.

Anzi è l’Usap che dovrebbe approfittare degli enormi spazi che gli vengono assegnati, ci prova anche, ma non riesce a farli decollare. E quando Graziano al 47’ sfugge ai difensori per tutto l’out di destra fino ad entrare in area, il suo cross, malamente smanacciato da Bendinelli giunge sui piedi di Bartarelli, appostato sul palo opposto, che colpisce l’esterno della rete.

 

Cinque minuti dopo è la volta di Provvedi a vedersi murare a centro area la facile conclusione dall’intervento trafelato di un difensore.

 

A cavallo della metà della ripresa gli allenatori danno fondo e respiro alla panchina e ad alcuni stanchi titolari. Il centrocampo viene saltato bellamente dall’un e dall’altro fronte ma, mentre nel settore difeso dall’Usap non si ravvede mai il sentore di un qualsiasi problema, sul versante opposto, invece le antenne sono sempre ritte e Mastrandrea, in particolare, non fa pari a correre a destra e a manca per supportare il lavoro dei propri compagni di reparto.

 

Al 69’ lo sfondamento centrale di Provvedi potrebbe portarlo a discuterne a tu per tu con Bendinelli, ma l’azione viene interrotta perché viene ravvisato un contatto irregolare del centravanti sul recupero di Mastrandrea e qualche minuto più tardi la perfetta assistenza di Graziano al neo entrato (ed esordiente, per quest’anno) Leonardi è vanificata dalla posizione leggermente oltre i difensori di quest’ultimo.

 

L’ultima emozione, se così la si può classificare, è all’imbocco del recupero di due minuti concesso dal Sig. Fanelli, allorchè sull’affondo sulla sinistra di Galgani ed il suo traversone a tranciare tutta l’area, arriva in estirata, sul fronte opposto, Franchi per consegnare l’ultimo pallone sull’esterno della rete.

 

Mariano Rocchetta

 


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